Ancona d’altare con Incoronazione della Vergine

Nella cappella è collocata l’ancona lignea originariamente probabile antependio dell’altare della attigua cappella di S. Nicolò, opera del cosiddetto Maestro dei padiglioni (Foto 1).

L’analisi dello stile, le caratterizzazioni dei personaggi e degli ambienti fanno ritenere l’opera realizzata tra il 1370-80.

Foto 1

Sono rappresentati l’Incoronazione della Vergine (Foto 2) e otto scene con miracoli post mortem di San Nicola (Foto 3, 4, 5)

Foto 2

Foto 3

Foto 4

Foto 5

Nell’incoronazione della Vergine e nelle storie di S. Nicolò sopravvive il messaggio di Vitale, e si avverte la conoscenza da parte dell’autore della pittura veneziana. E’ evidente un richiamo alla miniatura, su cui forse si è formato il pittore, per gli effetti calligrafici e l’interesse per la quotidianità, il costume, le architetture.

A sinistra quattro scene della vita di San Nicola, dall’alto in senso orario: S. Nicolò salva un cavaliere caduto da cavallo in un burrone, S. Nicolò guarisce un bambino, S. Nicolò salva un moribondo, S. Nicolò mette in salvo i pescatori e fa sì che il delfino, assalitore della barca, si quieti.

A destra altri quattro riquadri con rispettive scene con miracoli del Santo: San Nicolò salva un malato invocato dai frati, S. Nicolò guarisce un bambino in fasce che è accompagnato dalla madre all’altare, S. Nicolò calma la tempesta pregato dai frati, S. Nicolò salva un neonato raccomandato dalla madre a letto.