Paramenti sacri

I paramenti esposti sono realizzati con tessuti tipologicamente, tecnicamente e matericamente pertinenti i secoli XIII, XIV.  Si tratta di stoffe realizzate da manifatture italiane e orientali. Costituiscono un nucleo singolare oltre che per i secoli attribuiti, anche per la rarità. Solo per alcuni di essi esistono esemplari veramente simili. Dalle ricerche svolte risulta che le descrizioni riportate negli inventari dei beni di Bertrando post mortem, taluni paramenti trovano relazione con quelli presenti nel museo.

I paramenti fanno parte del corredo funerario del beato Bertrando (1280 ca.-1350), conservati all’interno dell’arca, per questo sono considerati come appartenuti al patriarca in vita. Sappiamo anche dai documenti degli agiografi del periodo, che in relazione al culto del beato, voluto dal suo successore Nicolò di Lussemburgo, vi fu una prima esumazione del corpo del Bertrando già nel 1351. In tale occasione vennero mantenuti i parati con cui era rivestito il corpo. Altre successive traslazioni, finalizzate al culto, hanno probabilmente comportato l’aggiunta o il ricambio di vesti, in particolare della pianeta, come pure la sottrazione di alcune parti dei tessuti, a scopo di reliquie, per esempio del lenzuolo che era il tessuto che copriva il corpo e il sarcofago quindi quello a più diretto contatto con l’esterno. Con l’ultima esumazione nel 1756 tutti i paramenti esposti furono tolti dal sarcofago e dal corpo del Bertrando che fu rivestito con i paramenti settecenteschi donati dal Patriarca Daniele Delfino, come figurano nell’attuale sarcofago nella cappella di San Giuseppe (navata sinistra della Cattedrale).

Camice

Secoli XIV e XVI manifattura italiana
Tela e taffetas ricamato; lino, seta; 315×136

MITRA

Secolo XIV, manifattura italiana
Tela; lino, seta, cotone; 28×25, fanoni 6×52,5

PIANETA

Secoli XIV e XV, manifattura italiana
Velluto, velluto ricamato; seta, oro filato, oro, argento filato; 128×81