Lapidario
Sulla parete nord della Cappella è allestito un Lapidario
Costituito da mmanufatti di marmo e di pietra. Sono legati alla storia più antica del duomo, di Udine e del Friuli.
Sigillo tombale di Nicolò di Lussemburgo (Foto 1), patriarca dal 1351 al 1358, in marmo, è stata trasportata nel 1964 dal coro, quando si trattò di collocarvi l’arca marmorea del beato Bertrando.
L’incisione rappresenta l’immagine del patriarca che indossa il camice, la casula e sul capo la mitra, i piedi sono posati sopra un leone con la punta della coda bifida, sul fianco sinistro una croce astile trilobata, sulla destra in alto lo stemma di Aquileia. Tutto il perimetro è interessato dall’epigrafe scritta con caratteri gotici:
+ HIC IACET REVERENDISSIMUS. / PACTA. NICOLAUS [FR] DNI. KAROLI. III. IMPATORIS . QUI . OBIIT . M .C . C . C . LVIII . DIE / PENULTO . IULII . SEDIT . ANNOS / VI MESES X . DIES VI
Sigillo tombale famiglia Valentinis (Foto 2) è in marmo e con borchie di bronzo con l’emblema della casata: un braccio che regge un ramo di quercia, lo scudo è affiancato da due corni, sormontato da una testa di drago che si distingue per essere in marmo verde antico. Al di sotto dello scudo una targa di marmo scuro inserita che reca una scritta non visibile ma identificata: OSSA VALENTINAE STIRPIS PIA MARMORA CONDUNT NOBILE CUI PRISCUM STEMMA AQUILEIA DEDIT.
Il manufatto è qui privo delle parti che formavano la cornice di marmi policromi conservata ora nei depositi.
Chiave di volta della cappella degli Arcoloniani (Foto 3), pietra, scultura
Vi è rappresentato lo stemma della famiglia, era ubicata nella cappella dei santi Giovanni e Eustacchio eretta da Pietro Arcoloniano nel 1368, adiacente a quella dei santi Ermacora e Fortunato, nel duomo ora adibita a sala espositiva – SALA ARCOLONIANI.
Chiave di volta della prima cappella dedicata ai santi Ermacora e Fortunato (Foto 4), nella pietra è raffigurato Sant’ Ermacora benedicente, con il libro in mano. E’ stata trovata nel 1962 durante gli scavi che hanno interessato la zona della cappelle. Si tratta della chiave di volta dell’antica cappella di Sant’Ermagora anticamente la prima a destra del transetto.
Epigrafe di marmo bianco (Foto 5) con l’iscrizione D.OM / JOANNI BAPTISTAE MORETTI / OPTIMO PARENTI / FILII MOERENTES POSUERUNT / ANNO MDCCXCIII uno stemma con scudo è inciso centralmente e reca la raffigurazione di una grotta da cui nasce un albero.
Epigrafi con iscrizioni su marmo nero con borchie (Foto 6, 7)
provengono dalla Chiesa di Santa Lucia di Udine, sono a ricordo della Beata Elena Valentinis, nata Cavalcanti, quali porzioni del suo sepolcro nella chiesa di Santa Lucia, via Mantica, nel 1677, da cui il corpo fu traslato nel duomo nel 1845 presso la Cappella delle reliquie. Riportano le iscrizioni: una: CORPUS B. HELENAE UTINENSIS , l’altra SPONSA . CAVALCANTIS SACRA HAC / VENERATUR IN ARCA / ORTA VALENTINIS STEMATE CONSPICUO / AETAM VIDUAM DIVO SACRAVIT AMORI / INTENDES ANIMO SEMPER / INESSE DEO