Chiesa B.V.Purità - Oratorio
In origine l’edificio era un teatro d’uso profano. Il patriarca Daniele Dolfin, che non gradiva le manifestazioni teatrali che vi venivano allestite e per la vicinanza al Duomo, lo acquistò nel 1754 provvedendo alla trasformazione in edificio di culto, destinandolo all’educazione delle fanciulle e dei fanciulli.
Il progetto fu assegnato all’architetto Luca Andreoli che coordinò più maestranze locali quali ebanisti, doratori, decoratori per un risultato stilistico uniforme degli interni.
L’intervento di modificazione architettonica e degli arredi interni ebbe inizio nel 1757 e affidato al “capo mastro” Luca Andrioli che coordinò gli interventi di diversi artistici-artigiani.
La decorazione pittorica degli interni, secondo un programma iconografico suggerito dal patriarca Dolfin, venne affidata nel 1759 ai Tiepolo. Gianbattista Tiepolo (1696-1770) affrescò il soffitto con l’Assunzione della Vergine e angeli
Giandomenico (1727-1804) le pareti, su cui realizzò pitture monocrome su fondi oro, con raffigurazioni tratte da letture evangeliche che hanno come protagonisti fanciulli.
Gianbattista Tiepolo esegue anche la pala dell’altare con la raffigurazione dell’Immacolata concezione